Un anno dopo, l’Inghilterra orfana di Elisabetta è un paese in crisi di identità

Da anni girano, a cadenza fissa, sondaggi che danno la monarchia inglese morente. I sudditi inglesi si sarebbero ormai stufati di una istituzione vecchia, inutile e obsoleta. Niente di più falso e fazioso. La Corona ha sempre goduto di ottima salute ed è il marchio commerciale più forte e più ricco del paese.
La composta fila a Westminster
Un anno fa la composta e maestosa coda degli inglesi, rimasti giorno e notte in attesa, solo per sfilare pochi secondi davanti al catafalco della Regina Elisabetta II, nella camera ardente allestita dentro la Westminster Hall, bellissima sala a volta trecentesca della Houses of Parliament, era stata la dimostrazione più concreta del patriottismo e della forza della corona sul paese.
Un sondaggio uscito pochi giorni fa, sempre sulla monarchia, merita questa volta più attenzione. Nell’anniversario della morte dell’Ultima Regina, il sovrano più longevo di tutta la millenaria storia della monarchia, il favore del popolo verso l’istituzione pare affievolirsi: l’approvazione verso Re Carlo III è appena del 59%, meno addirittura del figlio William, che ancora Re non è ma lo sarà un domani (ed è accreditato al 69%); e infinitamente meno della madre che era al 90%. Nessuna sorpresa: Elisabetta è stata una sovrana unica, Carlo non è e non sarà mai sua mamma. Elisabetta aveva un carisma, dato anche dai molti anni sul trono, e dava alla nazione un senso di sicurezza e stabilita’ che il figlio, nonostante l’aurea di Re sostenibile e inclusiva, non ha.

Monarchia? No, è l’economia
Per la Gran Bretagna che oggi ricorda la sovrana scomparsa, e per certi versi irripetibile, vale sempre sempre il famoso detto del Presidente americano Bill Clinton: “It’s the Economy, stupid!” che si può tradurre “Conta il portafoglio, cretino!”. Il gradimento della monarchia è anche un gradimento politico: fluttua a seconda delle tasche più o meno piene dei cittadini.
E il Regno Unito dell’8 Settembre 2023, data nefasta anche per la storia d’Italia, è un paese economicamente ibrido e incomprensibile: forte ma anche paurosamente debole allo stesso tempo.
Debito Pubblico troppo alto
Il rigore dei conti pubblici, da sempre un grande pilastro dell’economia e vanto della nazione, basata sul principio di cittadini “poveri” ma di uno Stato solido, il contrario dell’Italia, è evaporato per colpa del Covid, che ha trasformato il Regno Unito in un’economia molto più socialista e assistenzialista.
Oggi il debito pubblico, salito a quota 2.500 miliardi di sterline, è al 100% del PIL, un livello mai cosi alto nella storia dei cittadini inglesi. Per ridurlo, il Governo Tory, in teoria liberista, ha dovuto sconfessare il suo DNA di partito delle poche tasse, aumentando la pressione fiscale. Altra tegola sui bilanci delle famiglie, in un paese che da sempre risparmia poco e vive di consumi immediati.
Il mostro dell’inflazione, che pareva ormai estinto. Il caro vita erode potere d’acquisto alle famiglie, su cui si saper abbattere a che la tegola della bolla immobiliare. Il rialzo dei tassi, per frenare il rialzo dei prezzi, ha portato il costo del denaro al 5%, il più alto d’Europa, senza peraltro riuscire a raffreddare l’inflazione, stabile attorno al 7%. Di conseguenza anche i mutui sono impazziti e le rate stanno diventando una mazzata sul budget delle famiglie.
Londra rimane una macchina da soldi, un Luna Park che non si ferma mai, ma il resto del paese è finito in una zona grigia, non identificabile.
Instabilità da immigrazione
Una sorta di mutazione genetica, anche per effetto dell’immigrazione da paesi arretrati, ha reso il tessuto socio-economico del Regno Unito più simile all’Italia: malcontento diffuso (che sfocia in disservizi e scioperi pubblici) e meno stabilità.
Con l’enorme differenza che Italia è così da decenni, abituato ormai a galleggiare nella palude. La Gran Bretagna, invece, non ha mai sperimentato una situazione simile e non ha gli “anticorpi” per convivere con questo New Normal, la nuova normalità.
Basterà un sovrano anziano, ma con idee alla moda, a tenere in piedi il paese e la monarchia?