Il giallo del London City Airport e le nozze dei cieli ITA-Lufthansa in stallo
Il matrimonio tra ITA Airways, la nuova Alitalia, e Lufthansa “s’ha da fare” o no? Mentre infuria la polemica sul ritardo delle nozze tra le due compagnie aeree, annunciato la scorsa primavera, con battibecco tra Governo e Ue incluso e scarico di responsabilità tra la Premier Giorgia Meloni e il Commissario Ue Paolo Gentiloni, a Londra le sorti di ITA sono sempre più “bizantine”, in questo confermandosi davvero la “compagnia di bandiera” dell’Italia, paese dove niente è mai semplice e lineare.
La beffa degli slot, senza gli aerei
A Londra, e precisamente nell’aeroporto cittadino che di fatto serve il distretto finanziario di Canary Wharf, la situazione di ITA è “lunare”.
La neonata ha dei preziosi slot sullo scalo. Ma non ha gli aerei per volarci, perché servono degli apparecchi speciali, più piccoli della media, per atterrare. La vecchia Alitalia li aveva: erano degli Embraer, aerei di fabbricazione brasiliana. Ma la nuova ITA no. La sua flotta, per una scelta industriale di semplificazione, è composta di soli aerei Airbus e al momento mancano proprio gli aerei con file da 4 posti, per atterrare su London City. Per non perdere gli spazi di atterraggio e decollo, da due anni, ITA ha subappaltato la tratta a Germanwings, una compagnia esterna che propri aerei e un proprio equipaggio: l’operazione ha un costo enorme. E così la tratta Linate-London City è in perdita costante.
Aspettando Godot
La svolta su Londra, per ITA, arriverà quando la compagnia volerà coi propri aerei, degli A220 versione più piccola degli A330 simili agli Embraer. Sono attesi da tempo, ma ancora non c’è traccia.
A inizio estate, però, il volo Londra-Miano non risultava più in vendita. Della scomparsa della tratta, questo Blog si era già occupato tempo fa. Si pensava fosse dovuto alla fine del contratto con Germanwings e il debutto, finalmente, degli aerei con livrea ITA. Era un pensiero ottimista.
Una costosa girandola di compagnie
Dopo l’estate, ecco il colpo di scena: sul sito di ITA sono tornati a essere disponibili i biglietti per il volo Linate-London City. Lo opera direttamente ITA con gli agognati velivoli A220? Manco per sogno: il sito della compagnia di bandiera (in attesa però di passare sotto la bandiera tedesca) informa che il volo è operato dalla Eastern Airways, semisconosciuta compagnia domestica inglese. Niente nuovi aerei, dunque, solo un cambio del gestore: fuori i tedeschi, dentro gli inglesi e i contribuenti italiani che continuano a pagare il conto. La costosa girandola, fino a che ITA sarà pubblica, ricade alla fine sui conti dello Stato: nel primo anno di vita la nuova compagnia ha perso circa 500 milioni di euro.
Doppia beffa: ITA ha perso un mese di vendite, al picco dell’estate, del volo Milano-Londra e continua nel bagno di sangue della compagnia in affitto (wet lease) per volare tra le due città. En attendant Godot, aspettando Godot, che, però, come nella commedia di Samuel Beckett, chissà quando arriverà.
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