Da Londra a Milano, la follia “verde” dell’Area C che tassa i poveri e non pulisce l’aria

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A inizio anno il sindaco di Milano, Beppe Sala, era sbarcato a Londra per un mini tour di auto-promozione: la sua Milano come grande metropoli all’avanguardia in Europa. C’era anche stato il tempo per una visita-lampo con il laburista Sadiq Khan, entrambi campioni del progressismo che ha fatto dell’ambiente a tutti i costi la propria bandiera. Con in più, per il londinese, il record di primo sindaco musulmano alla guida di una grande città in Europa.

Guerra alle Automobili

La photo opportunity, con l’immancabile scatto tra i due primi cittadini, non è stata l’unica cosa ad accomunare i due. Londra e Milano hanno la medesima politica talebana sull’ambiente: guerra alle auto, in nome dell’aria pulita e di un pianeta da salvare per i giovani, per il popolo di Greta; un inutile e dannoso dogma per la classe media che l’auto utilizza ogni giorno per andare al lavoro. Diminuire, o anche azzerare, lo smog; decongestionare le città dalle troppe auto sono ovvietà che nemmeno meritano di essere spiegate. Il problema è che entrambi i sindaci lo fanno con una pervicace lotta al cittadino comune, prendendo di mira la classe media, con provvedimenti che fanno molto “figo” ma che non risolvono davvero il problema.

Tutta Londra è diventata un’Area C a pagamento

Da stamattina, 29 Agosto 2023, a Londra è entrata in vigore la ULEZ totale: in pratica ogni auto che circola a Londra deve pagare per andare in qualsiasi posto della città, una sorta di tassa di circolazione. La ULEZ, sigla che sta per Ultra Low Emission Zone, è praticamente l’Area C di Londra. Solo che da oggi in poi questa zona di traffico a pagamento copre tutta la capitale britannica: da va Greenwich, a est della città, fino a Ealing, sobborgo a ovest. Per fare un paragone, è come se domattina a Milano la Area C venisse estesa da Corvetto fino a Dergano.

Piccola nota di cronaca: l’attuale ULEZ di Londra, prima della estensione globale, era già proibitiva per molte persone. Per entrare nella ZTL del centro si pagano 11,5 Sterline per un auto da Euro 4 in su, e addirittura 24 Sterline per un veicolo sotto Euro 4. Uno sproposito.

I Talebani dell’Ecologia

La ULEZ di Londra e l’AREA C di Milano sono delle finte misure per l’ambiente, ma sono solo delle tasse mascherate e pure inutili. Primo, non c’è proporzionalità sui veicoli, anzi: un SUV gigantesco che occupa il parcheggio di 3 auto Smart, che però è Euro 6, paga meno di una utilitaria. Così come una costosissima auto elettrica non paga, mentre un diesel di una familiare è tartassato. Secondo, non è scientificamente provato che questi provvedimenti siano davvero efficaci sulla qualità dell’aria in generale: c’è un beneficio parziale solo su alcuni quartieri e zone, ma non è riducendo il traffico a Londra o Milano che si abbassano le emissioni globali di Co2 e inquinamento (perlopiù colpa di Cina e paesi emergenti).

Non è neppure detto che facendo pagare, si riduca il traffico. Di sicuro, invece, i Paperoni arabi, pagando, potranno girare indisturbati con le loro Maserati e Ferrari per Londra; mentre il pendolare con la sua Vauxhall (la Panda inglese), dovrà dissanguarsi per andare a lavorare, perché c’è da pagare per l’aria pulita: salvare non può essere un lusso o una tegola che impoverisce la working class, quella classe operaia che tanto piaceva a John Lennon. Il traffico va disincentivato in altro modo. Così è solo un modo con cui i sindaci fanno cassa, spacciandosi per difensori del pianeta. Si calcola che Londra incasserà 300 milioni di Sterline dalla nuova tassa. Il sindaco Khan annuncia di voler spender quei soldi in metro, bus e piste ciclabili. Ma suona molto come una promessa di Pinocchio.

La copertina dell’Evening Standard, totalmente appiattito sulla propaganda del sindaco di Londra

L’arma della propaganda

Ma Sadiq Khan e Beppe Sala godono di un grosso, e determinante, sostegno: quello dell’intellighenzia delle due città, e dunque a cascata della propaganda che i media, quasi tutti per vari motivi, che alimenta la narrazione a loro favore.

Nel caso di Sadiq Khan, per esempio, proprio oggi pomeriggio l’Evening Standard ha pubblicato una copertina-elogio alla ULEZ con tanto di titolo verde, che fa tanto ecologico. E tutto il giornale è un panegirico verso il grande sindaco. C’è da credere che molti, tra i milioni di lettori che ogni giorno sfogliano in metro il quotidiano gratuito, abboccheranno e si lasceranno convincere della bontà e necessità della nuova tagliola sui cittadini. Tanto chi vive in Zona 1 non ha mica bisogno dell’auto.

Tassare i ricchi (le auto) per dare ai poveri (pendolari)?

Mentre il sindaco buono e giusto gongola per essere il più verde del reame, la metropolitana, un tempo vanto di Londra, peggiora di giorni in giorno: ritardi, malfunzionamenti, linee interrotte, ascensori bloccati, scioperi, sono ormai all’ordine del giorno. Viaggiare in metro o sui bus non è più motivo di orgoglio, ma sempre più una fatica e un disastro simile all’Italia. Se si vuole dichiarare le auto fuorilegge e imporre il Nazi-Ecologismo, almeno che si migliorino i mezzi pubblici. Ma il sindaco inclusivo e multi-etnico, che tanto piace alla Upper Class, l’unica cosa che aumenta è il prezzo del biglietto, salito a un non proprio economico 2,9 Sterline a corsa (per le Zone 1-2).

Attenta, Milano

Similia con Similibus, dicevano i Latini: lo scorso mese Sala in persona ha ammesso che la ULEZ di Londra è stata “fonte di ispirazione” per la gestione del traffico a Milano. A breve anche sotto la Madonnina l’assalto finale alle auto della classe media?

Nota Informativa al Lettore: l’autore di questo blog non possiede un auto da 4 anni, pur con una famiglia di 2 bambini piccoli. A Londra si muove solo coi mezzi pubblici e la bicicletta. Non è affiliato in alcun modo all’industria dell’auto.

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