L’Europa brucia, ma il terrorismo climatico fa solo danni al turismo: fuga degli inglesi

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Anche il tempo piange la caduta di Re Djokovic. L’impero tennistico del campione serbo a Wimbledon è crollato dopo dieci anni di dominio da record da un ventenne spagnolo. E alla fine di una giornata ventosa e fresca, la sera è stata pure bagnata da una copiosa pioggia. Quasi a voler segnare lo storico passaggio di consegne tra il vecchio campione e il nuovo giovane.

In Italia, la gente avrebbe pagato ora per questo clima continentale. Sotto le Alpi, il Luglio è torrido e insopportabile. Titoli dei giornali dai toni apocalittici: una “Bolla di fuoco” si abbatte sul Mediterraneo, come se fosse il giorno del giudizio universale.

Il titolo sensazionalistico di Repubblica

In tv e sui social media è tutto un pullulare di cartine geografiche dove l’Italia è avvolta in tutte le variatn di rosso possibile, fino al rosso pompeiano (che in un vecchio film Fantozzi era la massima gradazione possibile).

Regno Unito e Italia, divise sul meteo

Dopo due mesi di siccità e un giugno tropicale e anomalo nel Regno Unito (con l’et ingiallita e i divieti di innaffiar in giardini, un fenomeno allarmante), Luglio è iniziato nel segno del fresco e della pioggia. In Italia è successo il contrario: dopo un Giugno anomalo insonne posto, ossi piovoso e freddo, arriva un Luglio da temperature record (o presunte tali): la novità dell’Estate 2023 è il neologismo “temperatura al suolo” che fino a oggi nessuno aveva mai sentito. Ovvio che se poi il suolo è l’asfalto nero di una via al centro di Milano, i gradi possono arrivare ai 50 gradi del Caronte.

Sembra che i due paesi, o meglio che la anomala bolla di caldo, si sia spostata dal Nord Europa al Mediterraneo, ristabilendo, almeno, una normalità.

Nel frattempo, però, le notizie e le immagini dell’Italia arrivano fin oltre la Manica. Anche i giornali inglesi da giorni gridano al caldo insopportabile tanto che pure il prestigioso The Times di Londra, con uno di quei giochi di parole che tanto piacciono al giornalismo anglosassone, ha ribattezzato Roma “Infernal City” da “Eternal City” (la città eterna). Vanno tutti a rimorchio, copiando e scopiazzando, chi più chi meno.

Fa caldo? Sì, forse troppo, ma l’allarmismo non aiuta

D’estate fa caldo, non è una notizia, come il sagace Daniele Capezzone va dicendo nelle tv italiane. Vero, ma è anche vero le estati in Italia non hanno mai fatto così caldo, almeno fino a 15-20 anni fa. Quando ero bambino, ricordo che in Umbria, si arrivava al massimo a 28 gradi e bastava tenere la finestra aperta di notte. L’Aria Condizionata non esisteva e non serviva: oggi, senza, non si dorme.

Che al clima sia succedendo qualcosa di pericoloso, è innegabile. Che la soluzione siano però il fanatismo climatico e il terrorismo, due modalità peraltro già viste durante il Covid, è fuori strada.

Le infernali mappe del meteo in Italia

La sensazione è che l’emergenza dell’ambiente, vera, sia solo una foglia di fico per imporre nuovi modi di comportamento e di consumi: fa un caldo infernale? La soluzione è comprare l’auto elettrica (con costi enormi per i cittadini e benefici a oggi dubbi). Le emissioni di Co2 aumentano? Non dovete più mangiare la carne ma diventare vegani (ma non si trova in rete mezzo studio per capire l’impatto ambientale del veganesimo, che richiede anch’esso uno smodato consumo di acqua). La salvezza del mondo passa da una eco-catarsi da un ambientalismo talebano che impongono un cambio di paradigma socio-economico. Che il nuovo paradigma risolva il problema del Climate Change, però, non è certo né provato. Intanto, a Londra, il campione di Formula 1 Lewis Hamilton, vegano convinto, ha aperto la catena Neat Burger che serve solo polpette ricavate da piante e promette di salvare il pianeta perché è “sostenibile”, altra parola feticcio ormai solo uno slogan di marketing.

A cosa serve davvero il catastrofismo

Dietro al catastrofismo, che potrebbe anche essere giustificato, si intravede tuttavia un modo per fare digerire imposizioni draconiane ai cittadini. Non è una casualità che l’allarme sull’Estate Apocalittica arrivi pochi giorni dopo che la Ue una legge per il “Ripristino della Natura”, espressione che sa molto di Nazismo Verde: il ripristino imporrà pesanti costi a tutti gli abitanti di Eurolandia. In Olanda, gli agricoltori ne stanno già da mesi facendo le spese: il governo vuole obbligarli a chiudere gli allevamenti perché le loro mucche inquinano.

L’attivista “verde” Greta Thunberg

Parafrasando un vecchio motto dell’Italia degli Anni di Piombo, “Nè coi negazionismi, né con i Terroristi (del clima)“. La verità più triste è che a nessuno di questi eco-attivisti, a nessuno agli ambientalisti da salotto interessa davvero tutelare il Pianeta. Anche l’Allarme Temperature ricade nell’elenco dell’ennesima battaglia ideologica. “Ce lo chiede Greta”, la ragazzina svedese eletta a paladina dell’ambiente e tornata improvvisamente di moda dopo un lungo periodo nel dimenticatoio, è il nuovo mantra dopo “Ce lo chiede l’Europa”.

I danni del terrorismo climatico

Tutta questa isteria mediatica per ora non sta abbassando di un decimo di grado la temperatura della Terra, ma sta facendo molti danni a imprese e lavoratori. E la prima vittima è proprio l’Europa. Un recente sondaggio del giornale inglese Daily Mail ha rivelato che il 75% dei turisti inglesi non ha ancora deciso se andare in vacanza in un qualche paese del Mediterraneo, spaventati appunto dagli allarmi sulle temperature. Potrebbero decidere di passare le vacanze altrove. Eppure i britannici, con la loro Sterlina Forte, sarebbero una bella boccata d’ossigeno per l’economia del Vecchio Continente, dove il Pil medio è fermo a un bello Zero in questo primo scorcio del 2023.

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