San Marino e Londra più vicine (nelle tasse): uno storico, e snobbato, accordo
La minuscola Repubblica di San Marino e il Regno Unito hanno firmato uno storico, e importante, accordo fiscale è stato siglato lo scorso maggio. La notizia è passata in sordina, eppure avrà un grosso impatto nella geopolitica delle tasse. In un mondo globale, dove i capitali sono virtuali e si spostano ovunque, e le persone si spostano con altrettanta facilità, il fisco è una delle leve più strategiche per ogni paese. E se sei un piccolo staterello, dal passato un po’ controverso, essere riconosciuto dal paese fiscalmente più prestigioso al mondo, è un successo enorme, con una spinta forte per l’economia.
Le tasse si pagano una volta sola
Nel dettaglio, i due paesi hanno stipulato un trattato sulla doppia imposizione: chi paga le tasse nel micro-stato dell’Appennino, vera e propria enclave dell’Italia, non dovrà pagarle nel Regno Unito; e viceversa. Il reciproco riconoscimento tributario, su cui si era iniziato a lavorare un anno fa, di fatto apre le porte della ricca Inghilterra, e di Londra, alla Repubblica del Titano. La tassazione è oggi una delle armi più importanti nella competizione tra paesi per attrarre i “paperoni globali”, i ricchi che spostano interessi e patrimoni sulla base della convenienza. Gli inglesi sono usciti dalla Ue nel 2021, la “Rocca” non ne ha mai fatto parte. La comunanza, rafforzata anche dalla storia costituzionale perché entrambe sono le “democrazie” più antiche del continente (San Marino dal Medio Evo; l’Inghilterra dai tempi di Oliver Cromwell), ha reso più facile l’ingresso nell’orbita inglese. Il documento è stato firmato, al ministero del Tesoro inglese, dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, accompagnato da Silvia Marchetti, Ambasciatore non residente nel Regno Unito. Per la parte inglese era presente la parlamentare Victoria Atkins, segretario alle finanze del Tesoro.
L’accordo, spiegano alcune fonti vicine all’operazione, è parte del processo di completamento del quadro giuridico di cooperazione bilaterale e soddisferà le esigenze commerciali di entrambi i paesi. Inoltre, aumenterà anche la cooperazione economica offrendo garanzie aggiuntive per gli investimenti esteri diretti. “Gli accordi fiscali sulla Doppia Imposizione si basano sul regolamento dell’OCSE – nota Alessandro Belluzzo, responsabile dello studio Belluzzo International Partners di Londra – e portano sempre a un rafforzamento dei rapporti bilaterali, con evidenti benefici economici”.
San Marino diventa “adulta”
La portata dell’accordo, però, va oltre il mero aspetto fiscale ed economico. Si porta dietro un livello più profondo, politico e istituzionale. La Gran Bretagna non è solo il principale centro finanziario in Europa, ma è anche il paese dello standard mondiale in tema di regolamentazione e giurisprudenza. Con questo accordo di fatto “riconosce” la repubblica del Titano, anche agli occhi della comunità internazionale. San Marino esce dunque dal limbo dei paesi opachi. Fino a pochi anni fa, la lillipuziana nazione era alle prese con scandali finanziari, come quello della Banca CIS. Oggi entra, con tappeto rosso, tra gli stati affidabili. La portata dell’accordo, dunque, è notevole e si riverberà a cascata anche sull’Italia (che da decenni ha un accordo con il Regno Unito sulla Doppia Imposizione): è ovvio che ci saranno più scambi e rapporti, grazie al fisco, tra Londra e San Marino, e per arrivare sul Monte Titano gli unici due aeroporti sono Bologna (servito da British Airways) e Rimini (servito stagionalmente da Ryanair): si genererà un indotto anche per l’Emilia-Romagna.
Implicazioni geo-politiche
Il salto in avanti è un successo anche geo-politico: a spianare la strada, con un lavoro di diplomazia lontano dai riflettori, è stato il console di San Marino nel Regno Unito, Maurizio Bragagni, seconda generazione della famiglia aretina proprietari del gruppo di cavi Tratos. Negli ultimi anni, i legami tra i due paesi si sono infittiti, con varie visite dei capitani reggenti nel Regno Unito, incluso invito all’Incoronazione di Re Carlo III, culminando con la Gran Croce di Sant’Agata, massima onorificenza del Titano, conferita alla ex premier Theresa May, e grand’ufficiale per Jeremy Hunt, oggi Cancelliere dello Scacchiere.
Alessandro Belluzzo, Belluzzo Internatiional Partners, Gran Croce di Sant'Agata, Jeremy Hunt, Maurizio Bragagni, Monte Titano, Oliver Cromwell, Repubblica di San Marino, San Marino, Silvia Marchetti, Theresa May, Tratos, Victoria Atkins